I PERCORSI SPECIFICI PER I BAMBINI DI 3 ANNI
Le proposte che la scuola privilegia per il bambino di tre anni sono:
Le attività psicomotorie attraverso le quali il bambino impara a conoscere il proprio corpo e ad avere consapevolezza del movimento. La psicomotricità diventa un gioco divertente in cui il bambino:
- imita animali, imparando in tal modo a coordinare in modo preciso il movimento delle varie parti del corpo coinvolte;
- utilizza strumenti quali cerchi, palle; scoprendo tra le altre cose quale movimento compiere e quale forza imprimere a un oggetto per farlo andare in una certa direzione o a una certa distanza;
- si guarda allo specchio scoprendosi com’è in movimento;
- scopre le potenzialità sonore del suo corpo fermo e in movimento;
- si muove liberamente a tempo di musica.
Le attività di manipolazione attraverso le quali il bambino esplora liberamente i materiali (farine, semi, sabbia, sassi, trucioli, pasta di sale ...) e impara semplici analogie e differenze. I bambini in questo modo scoprono le caratteristiche degli oggetti del loro mondo, imparano ad attribuire il giusto nome alle cose, affinano le loro capacità percettive. I materiali sono poi trasformati e lavorati. Il bambino prova a costruire un oggetto seguendo le istruzioni dell'educatrice oppure prova a creare in modo autonomo.
Le attività di pittura attraverso le quali il bambino ha un approccio con strumenti e materiali che non utilizza usualmente quali ad esempio tempere, colori a dita, farina e colore... In un ambiente appositamente allestito, protetto da un grembiule, il bambino può liberamente esplorare il colore, lasciare le tracce, scoprire le combinazioni di colori...
Il racconto attraverso il quale il bambino si appropria della capacità di ascoltare e migliorare il suo linguaggio e la sua capacità di comprensione. Si raccontano fiabe, situazioni che il bambino vive quotidianamente, e qualsiasi cosa possa polarizzare la sua attenzione ed essergli utile per migliorare dal punto di vista linguistico. Il racconto è un momento importante anche perché permette al bambino di esprimere le emozioni che prova nelle diverse situazioni.