Piano Triennale dell'Offerta Formativa - P.T.O.F
Scuola dell'Infanzia Origo di Calco
PREMESSA
Il Piano Triennale dell’Offerta Formativa (D.P.R 275/99 art.3, L. 62/2000, L. 107 comma 1-3) è il documento che rende noto il tipo di servizio formativo e culturale che la scuola intende realizzare; ne esplicita le scelte educative, metodologiche e organizzative ritenute più adatte al conseguimento degli obiettivi prefissati. In questa logica la scuola, nelle figure del gestore e dei docenti, si assume specifiche responsabilità nei confronti dell’utenza rispetto ai risultati che intende perseguire. L’utenza, conoscendo tutte le attività e i processi formativi in atto nella scuola, può interagire con l’istituzione scolastica per condividere, sostenere e formulare proposte costruttive a sostegno delle scelte educative, metodologiche e organizzative.
In queste pagine, quindi, presentiamo la storia e l’identità della nostra scuola evidenziando, non solo gli intenti che ne hanno ispirato la nascita, ma anche le condizioni e i modi del realizzarsi dell’esperienza educativa.
Il Piano Triennale dell'Offerta Formativa è stato elaborato collegialmente tenendo conto dei risultati sia di questionari valutativi interni ed esterni del servizio.
Il documento è stato approvato dal C.d.A in carica e viene consegnato a tutti i genitori all’atto dell’iscrizione.
Viene pubblicato anche nel portale del MIUR nella sezione “Scuola in chiaro”.
CENNI STORICI
Nel 1911 il sacerdote Don Carlo Origo, originario di Milano ma abitante a Calco, colpito dallo stato di abbandono e incuria in cui vivevano i bambini delle famiglie povere del paese, fonda l’Asilo Infantile. La struttura aveva il compito di accogliere i piccoli, soddisfare i loro bisogni primari e educarli cristianamente.
La struttura venne ospitata in quella che oggi corrisponde alla casa parrocchiale. L’edifico, in seguito, subì delle modifiche e venne ultimato grazie al contributo di alcuni benefattori e dei sacerdoti in carica in Calco. Prese, poi, il nome del fondatore, Don Origo.
Il 28 ottobre 1922, dietro richiesta dell’allora parroco Don Luigi Manenti, è eretto a Ente Morale con Regio Decreto da Vittorio Emanuele III. L’ente era gestito da un Consiglio di Amministrazione che aveva il compito, non solo di amministrare la struttura, ma anche di assicurare ai piccoli una corretta educazione fisica, intellettuale, morale e religiosa. Questo compito venne affidato alle Suore dell’ordine. Durante gli anni settanta la struttura risulta insufficiente e inadeguata alla richiesta dell’utenza. L’allora parroco Don Ernesto Mandelli, istituisce un comitato che ha lo scopo di valutare se procedere con una ristrutturazione o iniziare una nuova costruzione. Si preferisce quest’ultima soluzione che viene illustrata ai cittadini calchesi durante una pubblica assemblea il 28 giugno 1975.
La nuova scuola, con sede in Viale delle Rimembranze 1, viene inaugurata nel 1980. Con delibera della giunta Regionale del 27 febbraio 1992 la scuola viene depublicizzata e diventa una Fondazione.
Nel corso dell’anno scolastico 2000/2001 in virtù della L. 62 del 10 marzo 2000 la scuola è riconosciuta Paritaria. La Fondazione “Scuola dell’Infanzia Origo” è retta da un C.d.A composto da 7 membri:
- Il parroco di Calco membro di diritto
- 2 membri del Consiglio Comunale di Calco
- 3 membri scelti dall’ Arcivescovo pro-tempore di Milano
- 1 membro dei rappresentanti dei genitori
La scuola, di ispirazione cristiana, accoglie tutte le bambine e i bambini che ne fanno richiesta, aprendosi con gioia verso coloro che appartengono a diverse culture e credi religiosi nella consapevolezza che le diversità portano sempre ricchezza. Questo comporta una visione della persona quale soggetto unico e irripetibile. L’insegnante ha il dovere di porsi davanti ad ogni bambino con lo stesso profondo rispetto di quando ci si pone davanti al Sacro.
La scuola fa parte della F.I.S.M (Federazione Italiana Scuole Materne) appartenente alla sezione di Lecco. Dalla Federazione riceve supporto tecnico, organizzativo, pedagogico e professionale. Le scuole appartenenti alla F.I.S.M di Lecco sono divise in zone di appartenenza. La nostra scuola fa parte della zona Calco- Merate; la Coordinatrice in carica della Scuola dell’Infanzia Origo è coordinatrice provinciale della zona Calco- Merate. Sono attive collaborazioni con diverse realtà presenti sul territorio.
FINALITÀ:
dalle Indicazioni Nazionali per il Curricolo
“Le finalità della scuola devono essere definite a partire dalla persona che apprende con l’originalità del suo percorso individuale e le aperture offerte dalla rete di relazioni che la legano alla famiglia e agli ambiti sociali…”
“La scuola dell’infanzia si rivolge a tutte le bambine ei bambini dai tre ai sei anni di età ed è la risposta al loro diritto all’ educazione in coerenza con i principi di pluralismo culturale ed istituzionale presenti nella Costituzione Italiana e nella Convenzione sui Diritti all’Infanzia”
La scuola dell’infanzia si pone si pone la finalità di promuovere lo sviluppo dell’identità, dell’autonomia, delle competenze e della cittadinanza. Educare comporta la preoccupazione che siano formate in ciascuno l’intelligenza, la volontà e la capacità di amare, perché ogni individuo abbia il coraggio di scelte definitive. Ogni insegnante deve istaurare un rapporto personale con ogni bambino per porre attenzione alle diverse tappe dello sviluppo per progettare, di conseguenza, esperienze che, tenendo conto di tutti gli aspetti dello sviluppo (movimento, linguaggio, socialità, curiosità e desiderio di scoprire) aprano il cuore e la mente alla conoscenza della realtà circostante. Il bambino è posto al centro dell’azione educativa e diventa protagonista dei suoi processi di apprendimento.
Nel cuore delle finalità della Scuola
- Consolidare l’identità significa vivere serenamente tutte le dimensioni del proprio io; imparare a conoscersi e riconoscersi quale persona unica e irripetibile. Vuol dire sperimentarsi come maschio e femmina, abitante di un territorio, appartenente a un gruppo e a una comunità con riti e abitudini specifiche.
- Sviluppare autonomia significa avere fiducia in sé e nelle proprie capacità provandone soddisfazione. Significa saper esprimere il proprio pensiero e i propri stati emotivi, saper operare delle scelte in modo consapevole.
- Acquisire competenze vuol dire giocare, muoversi, manipolare e sperimentare. Significa fare esperienze , riflettere su di esse per poi tradurle in tracce personali e condivise. Costruire competenze significa anche ascoltare e comprendere narrazioni e racconti; rievocare esperienze e vissuti.
- Scoprire l’altro diverso da sé è aprirsi al concetto di cittadinanza che porta a stabilire regole buone condivise da tutti; significa porre le fondamenta di un comportamento eticamente corretto, rispettoso degli altri, dell’ambiente e del mondo naturale e artistico.
LA NOSTRA SCUOLA
1. risorse interne
La nostra scuola ospita 6 sezioni eterogenee (presenza di bimbe e bimbi da tre a sei anni). Le insegnanti titolari di sezione sono 6:
- Maestra Maria della sezione chiocciole
- Maestra Patty della sezione scoiattoli
- Maestra Mary della sezione koala
- Maestra Miky della sezione chiocciole
- Maestra Mony della sezione pinguini
- Maestra Anita della sezione leprotti
Ci sono due insegnanti aggiunte :
- La maestra Ely che si occupa dell’insegnamento dell’ attività motoria.
- La maestra Fede che si occupa del post scuola.
La mensa è interna e i pasti vengono preparati dalle cuoche Dony e Angela nella cucina della scuola. C’è la presenza di una Coordinatrice. Il presidente della scuola in carica è il signor Benatti Lelio.
2. Risorse esterne.
Il personale docente è affiancato dalla maestra Mara, insegnante esterna di madre lingua inglese. Nella scuola operano anche le volontarie dell’Associazione Cristina che si occupano dell’assistenza dei bimbi sul bus scolastico, al loro accompagnamento durante la nanna pomeridiana e all’assistenza al pranzo. E’ attiva una convenzione con il comune di Calco. L’amministrazione comunale si interessa in modo costante e costruttivo della vita della scuola. A sostegno della disabilità, oltre all’Assistenza Sociale del Comune, interviene anche Rete Salute.
LA METODOLOGIA
Nella nostra scuola viene applicata la metodologia FRAME. Si tratta di un metodo didattico relativamente nuovo nato dalle riflessioni di alcuni pedagogisti e psicopedagogisti che mette al centro degli apprendimenti il bambino. L’insegnante ha puramente la funzione di raccogliere i prerequisiti dei bambini, di registrare e sostenere gli apprendimenti favorendone l’acquisizione di nuovi e via via più complessi.
Qualsiasi progetto che si attui nella scuola deve prendere in considerazione il bambino indiviso. Gli interventi non possono scindere la condizione cognitiva, emotiva e creativa, ma piuttosto considerarle sinergicamente tutte e tre. Infatti quando il bambino elabora e organizza le sue conoscenze a livello cognitivo lo fa sempre motivato dalle valenze emotive legate a tali esperienze. Con la scelta metodologica del Frame i bambini possono, attraverso conversazioni cliniche ed esplorazioni libere degli oggetti, accostarsi alla realtà, concreta e astratta, conoscerne i segreti e i linguaggi, acquisire e consolidare competenze.
Il Frame prevede alcune tappe che consentono all’insegnante di stendere una mappa dei prerequisiti dei bambini e su questa costruire percorsi didattici via via più complessi.
Le tappe:
- Individuazione da parte del Collegio Docenti di una parola-oggetto esplorabile: la parola è scelta sulla base degli interessi e/o dei bisogni espressi dai bambini e dalle sollecitazioni socio culturali in cui la Scuola è immersa.
- Lancio della parola: individuata la parola si procede col proporla ai bambini dicendo loro “Dimmi tutto quello che sai e che ti viene in mente quando dico…”. Questo permette di condurre una “conversazione clinica” di raccolta dati.
- Costruzione delle mappe concettuali: tutte le verbalizzazioni dei bambini sono raccolte e scritte su mappe concettuali. L’insegnante deve legare insieme i vari concetti emersi e già in possesso dei bambini costruendo una sorta di rete.
- Esplorazione libera della parola-oggetto: a questo punto si adibisce una parte della scuola all’esplorazione libera della parola-oggetto lanciata in precedenza avendo cura che vi sia la massima pluralità di natura di quella parola-oggetto (es: se la parola è SCATOLA darò la possibilità di esplorare molteplici scatole diverse per natura dei materiali, per dimensioni etc…)
- Definizione del piano di lavoro: l’insegnante individua tutti gli obiettivi di apprendimento raggiungibili (più complessi rispetto a quelli già in possesso dei bambini) e stabilisce gli ambiti di lavoro annuali.
Questo lavoro fa si che non esiste una programmazione di scuola uguale per tutti, ma che ogni singola sezione abbia un proprio iter didattico che ha preso vita proprio dal gruppo dei bambini. La scelta di questa metodologia permette ai bambini di essere protagonisti del proprio apprendimento. L’insegnante non è esecutore ma regista degli apprendimenti dei suoi alunni.
Attraverso questa metodologia il bambino diventa protagonista di se stesso: egli, da un’unica parola,può far partire altri percorsi che l’insegnante saprà cogliere, dipanare e legare insieme attraverso proposte concrete e qualificanti. I prerequisiti espressi dai bambini costituiscono la cornice (frame) di un quadro il cui soggetto raffigurato viene costruito, modificato, arricchito insieme.